BORA SCURA > L’Energia dei Luoghi

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Mercoledì 9 giugno
dalle 17 alle 20, un appuntamento speciale dove la ricerca artistica contemporanea, fra reale e virtuale, fra immagini e evocazioni, ci porta alla scoperta del forte vento che caratterizza la città di Trieste e i suoi abitanti, con una serie di speed tour della durata di 15 minuti ognuno per un massimo di 7 persone prenotandosi direttamente in loco.

Cecilia Donaggio Luzzatto-Fegiz, Bora scura
La mostra “Bora scura” presenta cinque artisti della nostra regione e le loro opere, Cecilia Donaggio Luzzatto-Fegiz, Maurizio Frullani, Massimo Gardone, Roberto Pastrovicchio e Mario Sillani Djerrahian, tradotta in video da Simone Modugno, sarà proiettata all’interno dello spazio espositivo.
Il progetto curato da Massimo Premuda, che prende ispirazione da questo brusco evento atmosferico portatore di tempesta (bora scura) o foriero di bel tempo (bora chiara), intende esplorare la bora come specchio dell’animo inquieto e contraddittorio delle popolazioni del nostro territorio ma anche mettere in relazione visiva le ricerche di artisti contemporanei con i pezzi della collezione d’arte del Museo della Bora di Trieste.
La mostra, realizzata nell’ambito della sesta edizione di L’Energia dei Luoghi – Festival del Vento e della Pietra espone cinque progetti che analizzano l’aria fredda d’origine siberiana costretta a scavalcare l’altipiano carsico e irrompere nell’Adriatico in maniera violenta, un vento di caduta che acquista velocità nel precipitare e aumenta la sensazione del freddo.
In mostra quattro fotografi e una pittrice per raccontare come la bora sia presaga del prossimo ritorno del tempo bello.

Maurizio Frullani, La Cavalcata delle Valchirie
Si parte così con la “Cavalcata delle Valchirie”, un lavoro storico del grande fotografo isontino Maurizio Frullani (Ronchi dei Legionari, 1942 – 2015) che rappresenta una rilettura visiva delle leggendarie creature sul campo di battaglia, che invece di essere a dorso di cavalli sono immaginate su delle bizzarre biciclette. La foto costruita in studio sembra investita da un vento intenso e trasmette una forte impressione di movimento e velocità. Si prosegue con le indagini fotografiche di Mario Sillani Djerrahian e con la sua ricerca sulla fine del paesaggio. Una serie di enigmatici scatti che rappresentano metafisiche pietre del Carso triestino pronte a riorganizzarsi in diverse configurazioni fisiche e visive, come messe in moto dai movimenti dell’aria o dai transiti dei pianeti. Si passa così a un quadro ad olio di grandi dimensioni dell’artista triestina Cecilia Donaggio Luzzatto-Fegiz che la sua “Bora scura” ci immerge in una profonda atmosfera invernale, in cui gelide sferzate di bora alzano il pelo di un mare percosso da raffiche che lo tingono del caratteristico color cobalto, gradazione fredda e desaturata del blu. Si passa così al progetto video “Altri mari / Other seas” del fotografo triestino Massimo Gardone, un trittico in cui, sovrapponendo gli scatti in una visione verticale, l’oggettivo e il soggettivo si fondono e si perdono, e quello stesso mare diventa altri mari, o come recita l’aforisma del poeta inglese Alexander Pope che appare in apertura del lavoro: “Il mare unisce i paesi che separa”. La mostra si chiude infine con un singolare prestito dalla collezione d’arte del Museo della Bora “Analisi Catabatica”, una serie di lighbox del fotografo triestino Roberto Pastroivicchio. Analisi Catabatica è l’invenzione di un metodo per rappresentare una raffica di bora attraverso l’effetto che essa crea. Fotografando e analizzando l’oggetto “ombrello” e facendo una correlazione con i dati meteo del giorno in cui è stata effettuata la campionatura, il fotografo ha iniziato così a creare un catalogo estetico delle raffiche.

Analisi Catabatica #02 - Museo Della Bora - Photo Roberto Pastro
Nel corso dell’incontro, l’artista multimediale Antonio Giacomin, presenterà il tour virtuale a 360° della precedente mostra “Bora chiara” da fruire con maschera immersiva. Letture sul vento dell’attrice Michela Cembran accompagneranno la visita per portarci nella rievocazione mitica della Bora. Infine il progetto partecipativo “Io sono vento” di Matteo Correnti ed Elena Marcon coinvolgerà attivamente il pubblico presente e aprirà le porte al futuro “appuntamento con il vento”, dell’autunno, nell’ambito della prossima edizione della rassegna L’Energia dei Luoghi. Sarà rispettata la normativa per contrastare la pandemia da Covid 19

“La bora è l’unica cosa veramente originale che abbiamo”
Carlo Wostry

Mario Sillani Djerrahian, Pietre del Carso
9 giugno 2021
BORA SCURA
videomostra immersiva con performance
un appuntamento virtuale in presenza
a cura di Massimo Premuda
videovisioni di Cecilia Donaggio Luzzatto-Fegiz, Maurizio Frullani,
Massimo Gardone, Roberto Pastrovicchio e Mario Sillani Djerrahian
videointerviste di Simone Modugno
sperimentazioni immersive “Bora chiara” di Antonio Giacomin
performance “Un teatro per il vento” con Michela Cembran
progetto partecipativo “Io sono vento” di Matteo Correnti ed Elena Marcon  
nell’ambito di L’Energia dei Luoghi #6 / Festival del Vento e della Pietra
in collaborazione con Museo della Bora, Trieste

mercoledì 9 giugno speed tour dalle 17 alle 20
speed tour ogni 15min, max 7 persone, prenotazione direttamente in loco

Analisi Catabatica #01 - Museo Della Bora - Photo Roberto Pastro
DoubleRoom
 arti visive
via Canova 9, 34129 Trieste
349 1642362 – doubleroomtrieste@gmail.com
https://www.facebook.com/doubleroomtrieste

info Casa CAVE Contemporary Art VisoglianoVižovlje Europe
Visogliano 9/R, 34011 Duino Aurisina (TS)
333 4344188 – casacave.art@gmail.com
http://casacave.eu – https://www.facebook.com/CasaCAVE.contemporaryArt

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