TRASDUZIONI > installazione sensoriale

Giovedì 2 marzo alle 18, la cooperativa Puntozero di Udine presenta “trasduzioni”, un’installazione sensoriale itinerante pensata per scoprire il mondo della sordità ed instaurare una forma di dialogo condiviso con le persone non udenti, che possa fungere da base per una relazione, attraverso l’invenzione di un linguaggio inedito, condiviso in uno spazio indefinito, che unisce due mondi.

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DA NOI È SEMPRE FESTA > Trieste Film Festival

Giovedì 12 gennaio alle 18, nell’ambito del 34° Trieste Film Festival, apre la mostra “Da noi è sempre festa”, reportage fotografico sull’Ucraina contemporanea curato da Alpe Adria CinemaMassimo Premuda che presenta gli scatti del fotografo ucraino Oleksandr Rupeta, autore dell’immagine del festival di quest’anno. Un ampio corpus di foto che copre territorialmente la sua Ucraina, dalle regioni occidentali a quelle più orientali, per mostrarci una realtà che a volte sembra quasi una fiaba, a volte è più umana che mai.

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ENERGIE PRIMIGENIE > BURJA/BORA > L’Energia dei Luoghi

Burja/Bora” è la quarta e ultima mostra del ciclo “Energie primigenie” e presenta dodici artisti della nostra regione che, fra immagini ed evocazioni, ci portano alla scoperta del forte vento, vera e propria energia primitiva del territorio, che caratterizza la città di Trieste e i suoi abitanti e che travalica ogni confine. La bora, con sua forza cinetica, sembra dunque rappresentare, nella visione degli artisti, il motore primordiale capace di dare impulso e movimento allo sviluppo della nostra città-porto, grande emporio di culture del Novecento. Il progetto, curato da Massimo Premuda in collaborazione con Katarina Brešan, prende ispirazione da questo brusco evento atmosferico portatore di tempesta, bora scura, o foriero di bel tempo, bora chiara, e intende esplorare la bora come specchio dell’animo contraddittorio e inquieto delle popolazioni della nostra area, ma anche mettere in relazione visiva le ricerche di artisti contemporanei con i pezzi della collezione d’arte del Museo della Bora di Trieste.

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AKTION n.62 di Hermann Nitsch, foto di Giovanni Montenero

Sabato 12 novembre alle 18.30 inaugura al DoubleRoom arti visive “Aktion n.62”, una mostra omaggio al performance artist austriaco Hermann Nitsch (Vienna, 1938 – Mistelbach, 2022) recentemente scomparso e considerato uno dei massimi esponenti del Wiener Aktionismus. L’esposizione, curata da Maria Campitelli e Massimo Premuda e organizzazata dal Gruppo78, presenta il reportage a colori realizzato il 10 giugno 1978 dal fotografo triestino Giovanni Montenero, allora giovanissimo inviato dell’Unità, che documentò per 12 ore la performance di Nitsch orchestrata al Teatro Romano di Trieste. Le inedite immagini a colori di Montenero vengono presentate per la prima volta al pubblico per ripercorrere il modus operandi di Nitsch ma rappresentano anche un tassello fondamentale per andare a ricostruire la recente storia dell’arte contemporanea a Trieste attraverso due azioni del Wiener Aktionismus che diedero una scossa dirompente alla scena artistica triestina.

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ENERGIE PRIMIGENIE > MAPPE CEREBRALI > L’Energia dei Luoghi

Giovedì 27 ottobre alle 18.30 inaugura al DoubleRoom arti visive di Trieste la mostra “Mappe cerebrali” di Antonio Giacomin e Raj Per Tot, terzo capitolo del ciclo espositivo “Energie primigenie” curato da Massimo Premuda che si inserisce nell’ambito dell’ottava edizione de “L’Energia dei Luoghi / Festival del Vento e della Pietra”, organizzato dall’associazione Casa CAVE di Visogliano/Vižovlje e sostenuto da Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Duino Aurisina, Fondazione Pietro Pittini e Fondazione Kathleen Foreman Casali. Una mostra per illustrare il processo cerebrale e creare un alfabeto visivo dei flussi di pensiero attraverso la restituzione di immagini mentali fra nuovi media e tecnologie immersive, realizzata in collaborazione con Centro di Tecnologie Spaziali – Herman Potočnik Noordung di Vitanje (SLO) e Stazione Rogers di Trieste.

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ENERGIE PRIMIGENIE > PIANETI SCONOSCIUTI > L’Energia dei Luoghi

La forza del vento e la vitalità della pietra sono le protagoniste del ciclo espositivo “Energie primigenie”, il cui secondo capitolo è “Pianeti sconosciuti”, una mostra curata da Massimo Premuda e interamente dedicata alle ricerche sugli elementi naturali di Mario Sillani Djerrahian (Addis Abeba, 1940), figura storica della sperimentazione videofotografica, da anni focalizzato sul paesaggio mentale, o “endotico”, autore dei cicli “Dove comincia il paesaggio” e “Inizio e fine del paesaggio”, o ancora “Superficie del pianeta Terra” e “Pianeti sconosciuti”. La personale inaugura giovedì 15 settembre alle 18.30 al DoubleRoom arti visive di Trieste e si inserisce nell’ambito dell’ottava edizione de L’Energia dei Luoghi / Festival del Vento e della Pietra, organizzato dall’associazione Casa CAVE di Visogliano/Vižovlje e sostenuto da Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Duino Aurisina, Fondazione Pietro Pittini e Fondazione Kathleen Foreman Casali.

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ENERGIE PRIMIGENIE > BORA SCURA > Portopiccolo > L’Energia dei Luoghi

“Bora scura” è la prima mostra del ciclo “Energie primigenie” e presenta cinque artisti della nostra regione che, fra immagini ed evocazioni, ci portano alla scoperta del forte vento, vera e propria energia primitiva del territorio, che caratterizza la città di Trieste e i suoi abitanti. La bora, con sua forza cinetica, sembra dunque rappresentare, nella visione degli artisti, il motore primordiale capace di dare impulso e movimento allo sviluppo della nostra città-porto, grande emporio di culture del Novecento. Il progetto, curato da Massimo Premuda, prende ispirazione da questo brusco evento atmosferico portatore di tempesta (bora scura) o foriero di bel tempo (bora chiara), e intende esplorare la bora come specchio dell’animo contraddittorio e inquieto delle popolazioni della nostra area, ma anche mettere in relazione visiva le ricerche di artisti contemporanei con i pezzi della collezione d’arte del Museo della Bora di Trieste. Accompagna l’esposizione infatti un video realizzato da Simone Modugno che analizza, attraverso una serie di interviste, il particolare rapporto fra la bora e gli artisti in mostra. La collettiva inaugura sabato 13 agosto alle 19 alla Portopiccolo art gallery di Sistiana e si inserisce nell’ambito dell’ottava edizione de L’Energia dei Luoghi / Festival del Vento e della Pietra, organizzato dall’associazione Casa CAVE di Visogliano/Vižovlje e sostenuto da Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Duino Aurisina, Fondazione Pietro Pittini e Fondazione Kathleen Foreman Casali.

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VIDEONOTTE #6 dedica a Pier Paolo Pasolini / maratona notturna di videoarte

VIDEONOTTE #6
dedica a Pier Paolo Pasolini

venerdì 24 giugno 2022 dalle 20 alle 24
maratona notturna di videoarte
9 spazi / 9 video / 8 associazioni

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IO SO… omaggio a “Il romanzo delle stragi” di Pasolini di Chantal Vey

Venerdì 13 maggio alle ore 18, al DoubleRoom arti visive, apre la mostra “Io so…” dell’artista francese Chantal Vey che raccoglie i suoi ultimi lavori ispirati alla vita e all’opera di Pier Paolo Pasolini. La personale, a cura di Massimo Premuda e Massimiliano Schiozzi, è un omaggio a “Il romanzo delle stragi” di Pasolini, e rientra nella cornice delle celebrazioni dei 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini e nell’ambito della decima edizione del festival Varcare la frontiera_#100PPP dedicato proprio all’autore di Casarsa della Delizia, organizzato dall’associazione Cizerouno in collaborazione con la Casa dell’Arte di Trieste.

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POETICS OF POST ANTHROPOCENE di Tomaž Milač

Giovedì 5 maggio alle ore 18, presso il DoubleRoom arti visive di Trieste, apre la mostra “Poetics of Post Anthropocene” a cura di Matija Plevnik che racconta tutti i possibili scenari immaginati dall’artista sloveno Tomaž Milač in una futuristica era post umana. L’epoca geologica attuale, contrassegnata dalla presenza dell’essere umano, che con le sue attività è riuscito con modifiche territoriali, strutturali e climatiche a incidere sui processi geologici, è dunque sul finire e nuove prospettive, caratterizzate da una seducente poetica del post umano e da una natura che con la sua energia guarisce e rigenera tutto, si affacciano sul pianeta. Una decina di quadri ad olio di grande formato, frutto del lavoro di semi isolamento degli ultimi anni, trasmettono così in infinite declinazioni un messaggio di calma e pacifica riappropriazione della natura degli spazi prima colonizzati dalla presenza umana.

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