EVVI UN’ALTRA PROSPETTIVA… dalla prospettiva aerea alla realtà immersiva > L’Energia dei Luoghi

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Giovedì 12 settembre alle ore 18.30 inaugura “Evvi un’altra prospettiva…”, esposizione curata da Massimo Premuda che prende ispirazione da una celebre citazione di Leonardo da Vinci sulla rivoluzionaria intuizione della prospettiva aerea che, pur non negando la prospettiva lineare nel disegno, ne approfondisce il senso del vero. In mostra 6 artisti internazionali a interrogarsi sulla percezione della realtà nella cornice delle celebrazioni dei 500 anni dalla morte del geniale Leonardo e nell’ambito della quinta edizione del festival relazionale L’Energia dei Luoghi organizzato dall’associazione Casa CAVE di Visogliano (Vižovlje) e sostenuto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

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Così scrisse Leonardo da Vinci ne Il trattato sulla pittura, in merito alla prospettiva aerea: “Evvi un’altra prospettiva, la quale chiamo aerea imperocché per la varietà dell’aria si possono conoscere le diverse distanze di varî edifici terminati ne’ loro nascimenti da una sola linea, come sarebbe il veder molti edifici di là da un muro che tutti appariscono sopra l’estremità di detto muro d’una medesima grandezza, e che tu volessi in pittura far parer piú lontano l’uno che l’altro; è da figurarsi un’aria un poco grossa. Tu sai che in simil aria le ultime cose vedute in quella, come son le montagne, per la gran quantità dell’aria che si trova infra l’occhio tuo e dette montagne, queste paiono azzurre, quasi del color dell’aria, quando il sole è per levante. Adunque farai sopra il detto muro il primo edificio del suo colore; il piú lontano fàllo meno profilato e piú azzurro, e quello che tu vuoi che sia piú in là altrettanto, fàllo altrettanto piú azzurro; e quello che tu vuoi che sia cinque volte piú lontano, fàllo cinque volte piú azzurro; e questa regola farà che gli edifici che sono sopra una linea parranno d’una medesima grandezza, e chiaramente si conoscerà quale è piú distante e quale è maggiore dell’altro.” Una grande intuizione che rivoluzionerà l’arte di veder rappresentati i paesaggi urbani e naturali, dalle architetture sfumate nelle nebbie agli azzurrini monti in lontananza…

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Come Leonardo si era trovato ad affrontare queste sfida, trattata con lucido spirito empirico di studio della realtà, oggi anche noi ci troviamo di fronte a una nuova rivoluzione della visione costituita dall’arte immersiva, che farà espandere la nostra percezione con la realtà virtuale, in particolare con video e performance ripresi a 360°, e con altri contenuti esperienziali da fruire con visori VR. La tecnologia di ultima generazione ci regala dunque in questo caso la possibilità di un nuovo modo di vivere trame e soggetti, temi e significati che non avranno più un punto principe di visione imposto dall’artista, ma sarà lo spettatore stesso a poter “percorrere” virtualmente gli stessi contenuti in forma sempre nuova e diversa, aggiungendo i propri significati e intenzioni al lavoro dell’artista con la propria “presenza” virtuale.

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Si parte così dalla rigorosa ricerca sulla percezione visiva di Ulrike Königshofer, artista austriaca in residenza quest’anno a Trieste nell’ambito del programma A.i.R. Trieste, a cura di Francesca Lazzarini, che ci fa riflettere sullo scarto fra ciò che vediamo e ciò che percepiamo, per arrivare al controverso “BoraMeter” del triestino Paolo Ferluga, macchina inutile o futuribile ecomostro mascherato da ambizioni ecoturistiche, che ci interroga sugli invasivi interventi schermati da green economy.

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Si prosegue con un’altra macchina, il contemporaneo “Panopticon” dello sloveno Aleksander Velišček che, partendo dagli intenti carcerari settecenteschi in cui la visibilità diventa una trappola, denuncia l’odierna società del controllo in cui, esponendoci, ci consegniamo volontariamente allo sguardo del “panottico aprospettico digitale” diventando, al tempo stesso, carnefici e vittime.
La mostra si chiude infine con le immagini inaspettate, sulla percezione della realtà, del fotografo triestino Carlo Andreasi e con la preview dell’esperienza virtuale realizzata dagli artisti multimediali Antonio Giacomin e Francesca Debelli che, attraverso un intervento VR con maschera immersiva, ci faranno rivivere l’idea utopistica di concentrazione del sapere enciclopedico del “Teatro della Memoria” di Giulio Delminio Camillo.

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Collaterale alla mostra la sezione Visioni – Gli Onironauti a cura di Mila Lazić. Inoltre, le diverse mostre ed eventi legati al progetto di Massimo Premuda “Evvi un’altra prospettiva…” si articoleranno in diversi luoghi e momenti nella prima parte della Rassegna, mentre nei primi mesi del 2020, dopo la mostra a Cervignano del Friuli con le opere scelte a cura di Eva Comuzzi, si riuniranno in un’occasione espositiva unica prima a Gorizia e infine a Sistiana.

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12 settembre > 18 ottobre 2019
EVVI UN’ALTRA PROSPETTIVA…
dalla prospettiva aerea alla realtà immersiva
opere di Carlo Andreasi, Francesca Debelli, Paolo Ferluga,
Antonio Giacomin, Ulrike Königshofer e Aleksander Velišček
a cura di Massimo Premuda
nell’ambito di L’Energia dei Luoghi

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DoubleRoom arti visive
via Canova 9, 34129 Trieste
lunedì > venerdì 17-19
349 1642362 – doubleroomtrieste@gmail.com
https://www.facebook.com/doubleroomtrieste

info Casa CAVE Contemporary Art VisoglianoVižovlje Europe
Visogliano 9/R, 34011 Duino Aurisina (TS)
333 4344188 – casacave.art@gmail.com
http://casacave.euhttps://www.facebook.com/CasaCAVE.contemporaryArt

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