HO ANCORA UNA VALIGIA A BERLINO > Trieste Film Festival

Marco Alberi Auber, Berlino 1989, 1Giovedì 9 gennaio alle ore 18, al DoubleRoom arti visive di Trieste, inaugura “Ho ancora una valigia a Berlino”, esposizione a cura di Cesare Genuzio e Massimo Premuda che presenta l’inedito reportage del fotografo industriale triestino Marco Alberi Auber realizzato un mese dopo la caduta del Muro di Berlino (9 novembre 1989). La mostra, organizzata nell’ambito del 31° Trieste Film Festival (17-23 gennaio 2020), è una coproduzione DoubleRoom arti visive e Alpe Adria Cinema, che prende ispirazione per il titolo da una celebre canzone di Marlene Dietrich, e ci fa rivivere tutto l’entusiasmo, ma anche tutto lo smarrimento, dei berlinesi a un mese dalla riunificazione.

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L’articolata esposizione è accompagnata da un significativo testo della giornalista Selene Candido che analizza così quei cambiamenti storici: “Le storie di oggetti perduti e ritrovati aggiungono sempre il fascino del viaggio e del tempo agli oggetti stessi. Se i negativi della guerra civile spagnola fossero stati da sempre negli archivi di Capa, Taro e Chim, e non invece in una valigia rinvenuta a Città del Messico settant’anni dopo, non avrebbero forse ottenuto la fama che pur meritano. Perché questa valigia berlinese non è mai stata aperta finora? È una buona domanda, risponde il fotografo Cesare Genuzio, che si sta occupando di riportare alla luce il suo contenuto.

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L’autore degli scatti è Marco Alberi Auber, che nel 1989 è un ragazzo di vent’anni con un talento per la fotografia ancora tutto da esplorare. Dalla predilezione per il ritratto degli spazi architettonici s’intravvede la sua propensione futura per la fotografia industriale: in questi scatti la figura umana compare spesso in funzione dello sfondo, come ombra o traccia di un passaggio rapido, come moltitudine minuta, entusiasta, confusa, sorpresa o sospesa, inserita in solide cornici: come appendice alla centralità solenne e simbolica degli edifici e dei vuoti architettonici, destinati di lì a poco a essere riempiti. Al di là dell’innegabile valore estetico, ogni fotografia è un documento storico prezioso, e lo è a maggior ragione se si pensa a Berlino e al suo rapporto con la memoria, alla sua necessità convulsa di cancellare e ricostruire. Questi scatti ritrovano la luce, con forza e ironia, nel momento più opportuno, in un frangente in cui la retorica della divisione è di nuovo attuale su scala globale, e la simbologia del muro è evocativa. Abbiamo ancora tutti una valigia a Berlino.”

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“Ho ancora una valigia a Berlino”, visitabile anche nel weekend del 31° Trieste Film Festival, sabato 18 e domenica 19 gennaio 2020 sempre dalle 17 alle 19, prevede inoltre un incontro informale di approfondimento fra il fotografo triestino Marco Alberi Auber e i curatori della mostra Cesare Genuzio e Massimo Premuda, per ripercorrere con l’autore i giorni della riunificazione della Germania attraverso le inedite immagini del reportage realizzato a un mese dalla caduta del Muro di Berlino, fissato per sabato 18 gennaio 2020 alle ore 17.30, all’Antico Caffè San Marco di Trieste.

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9 gennaio > 28 febbraio 2020
HO ANCORA UNA VALIGIA A BERLINO
reportage fotografico del 1989 di Marco Alberi Auber
a cura di Cesare Genuzio e Massimo Premuda
testo di Selene Candido
opening giovedì 9 gennaio ore 18
nell’ambito del 31° Trieste Film Festival (17-23 gennaio 2020) di Alpe Adria Cinema

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DoubleRoom arti visive
via Canova 9, 34129 Trieste
lunedì > venerdì 17-19
349 1642362 – doubleroomtrieste@gmail.com
https://www.facebook.com/doubleroomtrieste

Trieste Film Festival
– Alpe Adria Cinema
040 3476076 – office@alpeadriacinema.it
http://www.triestefilmfestival.it

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