Giovedì 28 novembre alle ore 18, al DoubleRoom arti visive di Trieste, sarà possibile assistere in esclusiva alla proiezione del video “89 Seconds at Alcazár (atomized)” dell’artista americana Eve Sussman/Rufus Corporation, quale anteprima di Robotics, Festival di Arte e Robotica e altre tecnologie curato da Maria Campitelli e organizzato dal Gruppo78, la cui seconda edizione avrà luogo a Trieste nel 2020.
Tale anteprima si pone come primo evento di Art+BlockChain nell’ambito di un percorso svolto con la collaborazione di Demetrio Siragusa, che si svilupperà nel 2020 in concomitanza con la nuova edizione di ROBOTICS Festival di Arte e Robotica e altre tecnologie, organizzato dal Gruppo78: https://g78robotics.it
Eve Sussman, 89 seconds at Alcazár, video 360°, 9’44”, USA, 2007
L’opera video è un omaggio a Las Meninas di Diego Velázquez del 1656. Il video ripercorre i momenti immaginari/immaginati che precedono la realizzazione dell’opera, dal punto di vista privilegiato dell’occhio dell’artista americana. Girato in alta definizione con la tecnica del video a 360° e con il supporto di attori noti al grande pubblico, è sostanzialmente un’unica grande coreografia che vuole essere un omaggio/riflessione sull’opera di Velázquez lasciando spazio all’identità della Sussman, pur mantenendo
il rigore filologico dell’ambientazione e dei costumi.
Eve Sussman, 89 seconds at Alcazár (atomized), 2018
La versione “atomized” dell’opera della Sussman è uno dei primissimi esperimenti di “arte su blockchain” in cui un’opera prova ad aggiungere significante attraverso il mezzo con cui è veicolata. Il gruppo snark.art di Brooklyn, con cui la Sussman ha collaborato, si è occupato del processo di “atomizzazione”, cioè di “decentralizzazione” dell’opera, di divisione della stessa e di integrazione del sistema di gestione dei diritti all’interno della blockchain di ethereum. L’opera è stata suddivisa in 2,304 frammenti (“atoms”) quindi trasferita nel web decentralizzato attraverso la tecnologia IPFS, e infine collegati alla blockchain di ethereum in modo biunivoco.
La totalità dei 2,304 atom, esclusi 804 riservati all’artista, sono stati quindi venduti, generando un marketcap equivalente di $276,480. L’atto dell’atomizzazione, non è altro che un’altra emanazione del concetto di “tokenizzazione” permesso dalla tecnologia blockchain, i cui risvolti sono ancora da esplorare: dalla democratizzazione dell’opera d’arte, alla traslazione del concetto di possesso di un’opera d’arte nell’epoca del digitale, fino al problema non ancora irrisolto fra il medium e il messaggio.
DoubleRoom arti visive
via Canova 9, 34129 Trieste
lunedì > venerdì 17-19
349 1642362 – doubleroomtrieste@gmail.com
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