ARTE PUBBLICA IN GIARDINO SAN MICHELE > 20 anni AnDanDes

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Venerdì 10 maggio alle ore 18, al DoubleRoom arti visive di Trieste, inaugura “Arte pubblica in Giardino San Michele”, una mostra a cura di Laura Flores e Massimo Premuda che, attraverso la documentazione fotografica di Davide Maria Palusa, racconta gli interventi d’arte pubblica più significativi realizzati all’interno del comprensorio del Giardino di San Michele in occasione dei festeggiamenti per i 20 anni di gestione del parco da parte dell’associazione culturale AnDanDes in accordo con il Comune di Trieste. Dal 1999 ad oggi, attraverso processi di progettazione partecipata, sono stati realizzati infatti diversi interventi d’arte pubblica ad opera di Riccardo Dalisi, Elisa Vladilo e Calixto Ramirez, ma anche murales con il duo Cuoghi-Corsello e Alan Stefanato, e infine vivaci video d’animazione degli illustratori Goga Mason e Jan Sedmak.

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Il giardino, che si inerpica sul pendio sud-ovest del colle di San Giusto in una zona urbanizzata già in epoca romana, crea una cerniera tra il nucleo medievale della città e l’area urbana di epoca ottocentesca. Il terreno, acquisito nel 1771 dal Comune di Trieste per realizzarvi un giardino pubblico, dopo il 1790 divenne di proprietà del conte Giacomo Prandi, che vi edificò una casa dominicale con l’annesso giardino, e nel 1925 tornò al Comune, a seguito dell’apertura del vicino Museo di Storia e Arte.
Il nuovo giardino, dalla forma trapezoidale, fu realizzato a partire dal 1952 dalla SELAD-Sezione lavori aiuto disoccupati, che realizzò i due terrazzamenti pavimentati con pergolati colonnati, gradinate in pietra e fontane che si alternano alle aiuole e alle zone verdi ombreggiate dai platani. L’impianto planimetrico del giardino è all’italiana con schema geometrico di forma quadrangolare, con diverse peculiarità scenografiche e compositive, come pergolati, fontane, gradinate, giochi d’acqua e lo spettacolare belvedere, e con diverse specie botaniche di rilievo, dal Glicine alla Koelreuteria paniculata (albero delle lanterne cinesi), dall’Albero di Giuda all’Albizia julibrissin (conosciuta anche col nome di Mimosa di Constantinopoli), fino al Mirabolano (ciliegio-susino).

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Nel 1994 si è compiuto un primo recupero del giardino ad opera degli architetti Pietro Cordara, Fausto Pellicciari e Paolo Vrabec, mentre dal 1999 sono stati realizzati tutta una serie di interventi di riqualificazione ambientale e sociale in accordo tra il Comune di Trieste e l’associazione AnDanDes. Oggi il giardino è un piacevole punto d’incontro per il quartiere, dove si organizzano attività ricreative e di animazione e non mancano aree attrezzate per i più piccoli. Dall’anno scorso infine è possibile percorrere parte dell’attigua Campagna Prandi che rappresenta un interessante collegamento pedonale fra il giardino e la via Tor San Lorenzo che insiste proprio sul Giardino del Capitano del Museo d’Antichità “J. J. Winckelmann” (già Civico Museo di Storia e Arte).
Dalla fine degli anni ’90 a oggi il Giardino di San Michele è stato oggetto di un attento percorso di riqualificazione degli spazi verdi e delle infrastrutture, e nel 2006, attraverso processi di progettazione partecipata, si è realizzata una cucina professionale all’interno del comprensorio ad opera degli architetti Chiara Lamonarca e Giulia Marabini. Ma non ci si è dimenticati dell’arte infatti, oltre al gruppo scultoreo della fontana di Mariano Cerne (1921-1989) e al bassorilievo della scalinata di Nino Spagnoli (1920-2006), entrambi realizzati nei primi anni ’50 e rappresentanti bimbi che giocano, dal 1999 il giardino si è impreziosito di diversi murales e interventi d’arte pubblica ad opera di artisti italiani e internazionali.

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Il primo graffito è di Cuoghi-Corsello, duo bolognese di street artist che realizza una delle loro icone più famose e diffuse “Pea Brain”, una papera dalle lunghe zampe creata nel 1986 da Monica Cuoghi. Per diversi anni Pea si è vista dappertutto, assieme all’icona CaneK8 del suo compagno d’arte e di vita, Claudio Corsello. Alla fine degli ’80 infatti iniziarono ad apparire tante paperette sui muri di Bologna invadendo la città. Alcune delle quali divennero famosissime, come quella all’ingresso del Link, quella che fa la spaccata sotto il ponte della Stazione, o la chilometrica striscia di papere di grandi dimensioni dipinte sul muro di confine della ferrovia comparse sulla linea Bologna-Venezia. Mentre nel 2000 viene invitata l’artista Elisa Vladilo a realizzare l’opera “Le colonne di San Michele”, un intervento di arte pubblica che ha interessato le colonne in cemento del porticato del glicine e che da quasi vent’anni caratterizza il primo livello del giardino con le sue delicate ma incisive vibrazioni cromatiche che esaltano il ritmo e l’incedere della passeggiata.

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Nel 2002 arriva su invito del Gruppo Immagine il grande architetto e designer Riccardo Dalisi, premiato con il Compasso d’Oro nel 1981 per le famose caffettiere disegnate per Alessi, che insieme agli studenti del Collegio del Mondo Unito e quelli dell’Istituto d’Arte “Nordio” realizza un animato workshop sullo spazio pubblico per dar vita a una serie di “Esseri immaginari”, creature fantastiche in lamierino disseminate in diversi spazi del parco, che in un’intervista dell’epoca il maestro descrisse così: “Nel giardino abbiamo impostato tutto sull’intervento attivo nello spazio urbano, realizzato attraverso figure, elementi e orlature in lamiera di diverso spessore, saldate, inchiodate e anche colorate, che rimarranno permanenti e sottolineano alcune strutture architettoniche quali per esempio il pergolato, personalizzando in tal modo lo spazio. Lavorando tale materiale si ripercorrono alcuni modi dell’architettura e dell’arte decorativa dei tempi più antichi: si prelude a uno studio che riprende una lettura dello spazio architettonico in termini più vicini agli utenti con il fine di ritentare attraverso modi moderni le antiche fusioni tra le diverse arti.”

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Nel 2014 viene realizzato un secondo intervento murale ad opera del giovane pittore triestino Alan Stefanato dal titolo “San Michele e il drago” che, giocando con i fenomeni di riflessione del selciato sottostante, crea un’opera di grande suggestione che integrandosi con i fusti d’albero e le colonne del giardino, fa emergere l’immagine di un drago fumante tanto amato dai bambini. E infine nel 2016 viene realizzata l’opera partecipativa “Puzzle” dell’artista messicano Calixto Ramirez in cui, insieme ai bambini e ai frequentatori del parco, vengono impresse su formelle di cemento bianco, in seguito pigmentate, le immagini di oggetti d’uso comune e di tanti giocattoli in una sorta di memoriale o moderno lapidario in dialogo con il più noto Orto Lapidario del confinante Museo d’Antichità “J. J. Winckelmann”.

Goga Mason
Gli ultimi interventi artistici realizzati nel parco sono due travolgenti video d’animazione: nel 2017 l’artista Goga Mason, specializzata in animazione a Bruxelles e Mosca, realizza un laboratorio di animazione con i bambini del giardino e li fa animare e raccontare in totale libertà una storia fantastica con protagonisti un fantasma, una carota volante, un gatto supereroe e una mano gigante che tutto distrugge e tutto ordina; mentre nel 2018 l’illustratore sloveno di Trieste Jan Sedmak crea il video d’animazione “Nel Giardino di San Michele”, che racconta la vita del parco attraverso i sensi, in particolare attraverso suoni e profumi che si spandano nell’area, ma anche attraverso l’esperienza della cucina a uso comune che caratterizza il giardino trasformandolo in una seconda casa calda e accogliente in cui potersi incontrare e rilassare, ma anche divertirsi e formarsi.

Jan Sedmak
10 maggio > 28 giugno 2019
ARTE PUBBLICA IN GIARDINO SAN MICHELE
interventi di Cuoghi-Corsello, Riccardo Dalisi,
Calixto Ramirez, Alan Stefanato e Elisa Vladilo
documentazione fotografica di Davide Maria Palusa
+ video d’animazione di Goga Mason e Jan Sedmak
a cura di Laura Flores e Massimo Premuda
nell’ambito del ventennale del Giardino San Michele

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DoubleRoom arti visive
via Canova 9, 34129 Trieste
lunedì > venerdì 17-19
349 1642362 – doubleroomtrieste@gmail.com
https://www.facebook.com/doubleroomtrieste

info Andandes associazione culturale
https://www.facebook.com/andandesandandes@libero.it

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