PERFORMANCE Riassorbirsi di Angelo Pretolani

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Giovedì 4 luglio alle ore 19, al DoubleRoom arti visive di Trieste, si terrà la suggestiva performance di Angelo Pretolani “Riassorbirsi” all’interno dell’operazione “Sotto il selciato c’è la spiaggia”, un’azione carica di messaggi evocativi che attraverso elementi quali la spirale, l’alloro e il numero 12, cifra dal potente significato esoterico, sarà capace di trasportare il pubblico da un piano ordinario ad uno superiore.
Pretolani ha un rapporto privilegiato con Trieste dove, ad incominciare dagli anni ‘80, ha presentato diversi suoi lavori come ricorda Maria Campitelli: “Una delle prime performance che il Gruppo78 ha prodotto, con un successo inaspettato, è stata nell’81, “Smania di uccidere” con i due performer Angelo Pretolani e Roberto Rossini del Centro UH! di Genova. Rispecchiava gli aneliti del tempo, in una chiave volutamente perversa e grottesca, nella constatazione, già allora, di un decadimento della cultura. Angelo Pretolani poi è tornato più volte a interpretare nuove performance, spesso integrate da video, nel progetto “Specchio d’Acqua”, nella mostra “Imagerie Art Fashion” con “Spirit in the sky”, una raffinata meditazione tra corpo e spirito, nelle edizioni di “Catodica” e adesso, per questa ricognizione performativa, con “Sotto il selciato c’è la spiaggia”.

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Angelo Pretolani, artista di estrazione concettuale, è attivo sul versante della performance, fin dai primi anni ‘70, operando all’interno di quella tendenza che veniva chiamata Arte del Comportamento, parallela alla Body Art. Nel corso del tempo ha attraversato diversi linguaggi, privilegiando sempre nelle sue opere l’aspetto processuale e onirico.
Ha esposto in Italia e all’estero ottenendo notevoli riconoscimenti, si segnalano: X Quadriennale (Roma, 1975);  Fundaciò J. Mirò (Barcellona, 1977); Remont Gallery (Varsavia, 1979); Galleria d’Arte Moderna (Bologna, 1981);  “The Beginning, opere sul linguaggio del corpo dal 1962 al 1976, prima ancora che nascesse la Body Art”, Galleria L. Inga-Pin (Milano, 1999); “Attraversare Genova. Percorsi e linguaggi internazionali del contemporaneo”, Museo di Villa Croce (Genova, 2004-2005); 54. Biennale di Venezia – Padiglione Italia.

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L’iniziativa si inserisce nell’ambito della rassegna 35 performance del Gruppo78, curata da Maria Campitelli in collaborazione con Massimo Premuda, in cui ampio spazio è stato dato al primo omaggio dedicato al grande artista austriaco Otto Mühl, scomparso un mese fa, e invitato nel 1978 a Trieste da ArteQuattro e Maria Campitelli per una serie di performance insieme ad Hermann Nitsch per presentare le azioni dell’Azionismo viennese in città. In mostra infatti, oltre a lettere originali e articoli d’epoca, sono esposte anche opere realizzate da Mühl nel periodo trascorso in città e le fotografie scattate da Mario Sillani Djerrahian e Fabio Balbi che documentano le performance di Mühl e Nitsch a Trieste.

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foto di Fabrizio Giraldi

Il Piccolo, Agenda, 4 luglio 2013

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